Leggenda d'amore

(1930)

music: Vincenzo D'Annibale,
lyrics: Pasquale Cristiano.
Instrumental version


La gentile reginetta
Di tristezza s'ammalò
E fu vana ogni ricetta
Che la scienza consigliò.
Si struggeva in cupi affanni,
Lentamente, tutti i dì;
La freschezza dei vent'anni
Dal suo volto scomparì.
Sul veron del turrito castello,
Rallegrato dai primi lilà,
Appassiva tra i fiori il più bello:
Il fiore che dà il brivido
Della felicità.

Un amabile giullare,
Alla corte, un giorno, andò:
"Col mio canto vo' provare
Se chi soffre guarirò".
Nella notte, quando muto
Tutto il parco si addormì,
Sugli accordi di un liuto
Questo canto si sentì:
"Castellana del grigio castello,
Se d'amore il tuo cuor vibrerà,
Coglieremo tra i fiori il più bello,
Il fiore che dà il brivido
Della felicità".

La gentile reginetta,
A quel canto, sussultò,
E di seta una scaletta
Al suo musico lanciò.
Il giullare ammaliatore,
Lestamente a lei salì,
Bocca e bocca, cuore e cuore
Un sol palpito li unì…
Sul veron del turrito castello,
Rallegrato dai primi lilà,
Fiammeggiava tra i fiori il più bello:
Il fiore che dà il brivido
Della felicità.

La gentile reginetta
Del suo male si guarì
E la magica ricetta
Agli amanti suggerì.